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Libri Santuario "N"

Il Santuario > Pompei tra Cronaca e Storia > Libri del Santuario

*Natale Poesie

(Autore: Baldassarre Cuomo – Pompei – Natale 1994)
Un Inno a Gesù Bambino

Sabato, 7 gennaio, nella Casa del Pellegrino è stato ufficialmente presentato al pubblico il libro di poesie di Don Baldassarre Cuomo intitolato "Natale", curato graficamente dal prof. Mario Rosario Avellino.
Un testo di rime che ha trovato nello stesso salone, quasi a conferma del messaggio lirico sulla Natività, l’esposizione di alcuni bellissimi esempi di arte presepiale, già esposti nella mostra di artigianato sacro tenutosi a Pompei.
A fare gli onori di casa è stato Mons. Pietro Caggiano: "Nessuna occasione poteva essere più suggestiva, per chiudere l’atmosfera natalizia, delle poesie che Don Baldassarre Cuomo ha scritto, ispirandosi al mistero straordinario, che da millenni, nonostante tutto, si rinnova e ci rinnova, che ci invita a riflettere: il Natale".
E l’occasione di riflettere è stata subito offerta ai presenti da Elio Sorrentino, che ha recitato, con tutta la forza espressiva che lo distingue, le poesie "Natale è na’ passione" e "Natale nun è Natale sulamente"", suscitando la commozione e l’applauso del pubblico.
Natale, afferma l’autore, è festa che viene ogni anno, d’inverno, così come sbocciano "e sciure a primavera". Si accendono luci e "lluciarelle tuorno tuorno", tanto che non sembra più solo una festa che dura un giorno, Natale è "comme ‘na passione ardente" che quando scoppia non si può fermare.
Come scrive il prof. Iandolo nella presentazione del testo e come lo stesso professore confermerà nel suo intervento, siamo di fronte ad un testo dal quale emergono la freschezza, la semplicità, la limpidezza e l’agile mobilità della poesia di Mons. Cuomo.
Nonostante l’univocità nel tema e nei toni è possibile avvertire la carica spirituale che pervade le parole, che lasciano intravedere anche il non detto, che ci conducono lontano pur ancorandoci al vicino.
Il volume, ha detto nel suo intervento il prof. Iandolo, rievoca tutta la poesia insita nel Natale; ma l’autore ha fatto di più, perché la sua è stata una scelta rispondente alle più intime esigenze espressive del suo animo. In questo senso Mons. Cuomo si muove sulla scia di S. Alfonso Maria de’ Liguori, sulle orme di S. Francesco, dello stesso Alessandro Manzoni: è poesia che crea quadri dalle tonalità e dalle sfumature dinamiche, come lo sono le tematiche emotive ed evocative del Natale, momento religioso e momento di vita, di usanze, di ricordi, di arte, di presepi, di canti, di cornamuse.
Il mondo cambia, si trasforma, si complica, si contraddice, a volte si autodistrugge, ma il Natale resta e con esso il senso delle grandi riunioni di famiglia intorno la presepe…, che ci riporta a de Filippo ed al suo Natale. A gratificare l’autore è stato anche l’Arcivescovo Mons. Francesco Saverio Toppi, subito dopo aver ascoltato, sempre da Elio Sorrentino, la poesia: "E’ Nato u’ Bambiniello".
"Ho visto esaudito il mio voto – ha detto il Prelato – ho ascoltato dalla viva voce dell’autore qualcuna delle sue composizioni ed ho dovuto insistere perché lo facesse. Nei suoi versi ho avvertito subito e nettamente la presenza dello spirito liguorino e francescano, ho sentito che Mons. Cuomo si faceva egli stesso compagno di strada della Madonna, madre della culla, che cura, che circonda d’affetto il figlio, per cui la poesia di Don Cuomo è essenza stessa mezzo di evangelizzazione e di catechesi".
Anche l’autore è intervenuto, per ringraziare i presenti, il Vescovo, il sindaco, prof. Sandro Staiano, gli artisti presepiali, i professori Iandolo ed Avellino: era commosso, umile, reticente dinanzi al risalto dato al suo lavoro che, egli stesso ha affermato non è di un letterato, ma di uno, il quale "non ha fatto altro che esprimere nel suo linguaggio familiare pensieri che gli venivano in mente nei momenti di calma o quando, svegliandosi, anzitempo al mattino rincorreva un po’ la fantasia e qualche intima emozione spirituale".
Ma a suggerire ulteriori emozioni e motivi di riflessione è stato, nella fase conclusiva dell’incontro il dott. Romolo Acampora capo redattore de "Il Mattino", invitato a partecipare come testimone degli esiti dell’iniziativa promossa dal quotidiano stesso di coinvolgere quest’anno le famiglie, i ragazzi, i docenti sulla tematica del Natale e sulla tradizione presepiale napoletana.
Una iniziativa che, vuoi per pura coincidenza o per esplicito disegno della Provvidenza, si inseriva nelle celebrazioni dell’anno dedicato alla famiglia; assumendo una connotazione speciale, resa straordinaria e significativa per la larghissima e differenziata eco e per le risposte che ho sortito.
Settemila i lavori pervenuti in redazione, espressi sotto forma di disegni o di riflessioni scritte; centotrentamila gli studenti coinvolti sulla tematica del Natale, con la partecipazione dei docenti e delle famiglia.
Interessanti e genuine le voci pervenute, così come attuali, le richieste per un mondo migliore.
Un bambino di Torre del Greco scrive: "Vorrei mettere nel presepe quello che vedo quando esco di casa…". Una proposta drammatica perché le cose che quel bambino vede sono: la violenza, la droga, il disaccordo…
I temi, i disegni, le lettere, che hanno raggiunto il giornale, ha detto il dott. Acampora, insistono significativamente sugli stessi aspetti che la poesia di Don Baldassarre Cuomo tratta: pervasi dalla stessa spontaneità, esprimono tutti il senso dell’attesa, sono ragazzi o adulti che si guardano intorno, che spesso disperano, ma che, alla fine, nella notte santa, riprendono a sperare.
Quella voce dei giovani, dei giovanissimi somiglia tanto a quella dei poeti, la supera persino, perché è più immediata, non ha regole o rime da seguire.
I pensieri dei ragazzi sono implicitamente un invito a pensare: essi come le stelle stanno a guardare, ci vedono e non sempre i nostri atteggiamenti sono gratificanti o graditi per loro.
"Natale – dice Monsignor Baldassarre Cuomo – è una storia, una vita, un messaggio che chiama alla pace, al perdono, all’assaggio del regno, ove brillano gli occhi più belli".

(Autore: Luigi Leone)
Presso Maria che culla Gesù
Di: Baldassarre Cuomo
È freddo l’inverno e di neve s’imbianca;
ogni albero è spoglio e dorme la terra.
Nell’erma capanna, su povera panca, seduta è Maria cullando Gesù:
Rit. Riposa, tesoro, in braccio alla mamma.
      Se freddo è l’inverno e scende la neve,
      non piangere, no! Nel cuore ho una fiamma
      che arde per te!
Il gregge han lasciato i miti pastori
In fretta cercando il Sovrano Messia.
Non trovano reggia né fasto o splendori,

ma solo Maria che culla Gesù.

I Magi da lungi, dai lidi d’Oriente,

seguendo le stella son giunti a Betlemme.

Un Re van cercando tra povera gente.

Li accoglie Maria che culla Gesù.

Che pensi, Maria, mirando tuo Figlio?
Tu l’ami soltanto! Ma cantano gli angeli:
"È bello, più bello di ogni bel giglio!
E simile a lui soltanto sei tu!"

I Magi, i pastori, l’Oriente, la stella,

son vampe di luce di storia sincera.

Ma tace Giuseppe… che ammira e suggella

Quel tenero amore che culla Gesù.

Adoro, mio Dio, il tuo Figlio Divino
Che nasce bambino in oscura capanna,
e penso al tuo amore che l’umano destino
in Lui già sublima. Il suo nome è Gesù.
(Pompei, Natale 1986)

*Nel segno di Maria "Roberto Ronca, Vescovo e Fondatore"

(di: Angelo Montonati)

Il volume rappresenta un approfondimento conoscitivo della figura e dell’opera di Mons. Roberto Ronca: dalla sua formazione accademica di ingegnere, alla sua vocazione adulta, al percorso della sua intensa opera di pastore d’anime, fino al suo ritorno a Roma, alla sua morte ed alla sua eredità pastorale di protagonista, sempre umile, ma obbediente e incisivo, della Chiesa Romana e della Storia dell’Urbe.
Una figura che ha segnato la storia del Pontificio Seminario Romano, della Roma del periodo bellico e postbellico, del Santuario di Pompei, di cui fu Delegato Pontificio, della stessa vita dei cattolici impegnati nel sociale e nella politica dopo la Liberazione e nei primi anni di democrazia.
Un uomo, un sacerdote, un vescovo caratterizzato da un’intensa spiritualità mariana e da una piena fedeltà alla Chiesa e al Romano Pontefice, sempre e comunque.
Di notevole interesse, perché poco conosciuta dai romani di oggi, l’intensa azione di Roberto Ronca, allora Rettore del Pontificio Seminario al Laterano, in favore degli ebrei perseguitati e ricercati, di politici anch’essi ricercati, fra i quali Alcide de Gasperi, Roberto Bencivenga, Meuccio Ruini, Pietro Nenni e molti altri.

*Novena dell'Immacolata e Novena di Natale
"Chiamati ad essere santi e immacolati nell’amore"
"La gioia di attendere l’amato"

In questo testo, sussidio curato dall’Ufficio liturgico della Prelatura di Pompei, proponiamo gli schemi seguiti in Santuario per le novene di preparazione alle feste dell’Immacolata Concezione e del Santo Natale. La novena dell’Immacolata, che ha come tema "Chiamati ad essere santi ed immacolati nell’amore", è un vero e proprio inno d’amore alla Madonna del Rosario ed alterna cantici, letture bibliche e temi di riflessione.

La novena del Natale, seguita dal 16 al 24 dicembre, è dedicata alla "gioia di attendere l’Amato" ed ha nella luce, nella speranza, nella letizia i propri toni distintivi. Tra i testi proposti è bello citare una delle preghiere che il Beato Bartolo Longo dedicò alla Vergine: "Madre di Dio, mare immenso di grazie e di beatitudine, sarò beato se vivrò sotto la tua Protezione. Da questo giorno, ti prometto di non lasciarti mai più, di salutarti, di amarti e di invocarti con il santo Rosario, la tua preghiera prediletta, che tu mi hai insegnato.

Ogni giorno mi ricorda la tua divina esimia umiltà, la tua purezza e pienezza di grazia, la tua divina maternità, la mia redenzione e salvezza. Tu, o Regina del santo Rosario, hai aperto una fonte di grazia tra le rovine dell’antica Pompei, per dimostrare ai peccatori che da te verrà la vita a tutti quelli che t’invocano e per rivelare al mondo intero che a quanti si priveranno del tuo Figlio Gesù, tu lo ridonerai loro con una nuova vita di grazia e di fede.

O Madre di misericordia, fa’ che Gesù regni nel mio cuore; vi regni da Re, da assoluto Padrone, da Signore delle mie forze, sì che della sua vita io viva e in lui mi consumi, per vivere di lui e con lui per l’eternità!".

(Edizioni Santuario di Pompei pp. 64, € 2,00)

*Novena d'Impetrazione in Lingua Cinese

Una curiosità. Ecco la copertina della Novena d'impetrazione, composta da Bartolo Longo, tradotta in lingua cinese. Una donna di Hong Kong, Christine, devotissima alla Vergine Maria dopo aver ricevuto una grazia, ne ha fatte stampare numerose copie, che distribuisce ovunque vada. La devozione alla Madonna di Pompei e al Beato non ha davvero confini.

*Nozioni e Preci
Presentazione

Ai devoti della Beata Vergine del Rosario di Pompei e del beato Bartolo Longo le "Edizioni Santuario di Pompei" sono liete di annunciare la pubblicazione della nuova edizione del prezioso opuscolo "Nozioni e Preci".
Voluto, a suo tempo, dal Beato per soddisfare le esigenze di tantissimi suoi contemporanei, desiderosi di avere tra le mani un sussidio di preghiere tascabile, semplice e di facile consultazione, il libretto di oggi risulta più ordinato nei contenuti e più attuale nella veste grafica,
pur restando fedele, nella sostanza, a quello precedente.
Questo opuscolo segue il percorso di rinnovamento in atto nella Chiesa dal Concilio Vaticano II in poi, tenendo altresì conto della beatificazione di Bartolo Longo, avvenuta il 26 ottobre 1980, e del nuovo schema del Rosario indicato da Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica "Rosarium Virginis Mariae".
Quest’ultima rappresenta la charta magna per l’impegno di evangelizzazione del Santuario di Pompei, cominciato da Bartolo Longo e riconsegnato, poi, dal Santo Padre Benedetto XVI nel suo pellegrinaggio al tempio mariano il 19 ottobre 2008.
Proprio in quest’occasione, il Pontefice ha richiamato il valore della dimensione apostolica della preghiera mariana che il Beato «ha vissuto intensamente traendone ispirazione per intraprendere in questa terra tante opere di carità e di promozione umana e sociale».
Il Santuario, dunque, quale centro di irradiazione della preghiera del Rosario e luogo di intercessione per la pace tra i popoli, e questo opuscolo vuole essere proprio strumento e guida per il Cristiano nella pratica della preghiera quotidiana al fine di rendere più concreti il suo impegno spirituale e la sua vicinanza a Dio.
N. B. Nella redazione del testo soni stati utilizzati alcuni brani tratti dai Catechismi della Chiesa Italiana, indicati con le seguenti abbreviazioni: RdC (Rinnovamento della Catechesi); CdF (Catechismo dei Fanciulli); CdA (Catechismo degli Adulti); e dal Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC).
Anno di edizione: 2009
Copertina: Spillato
Dimensioni: 11 x 7,5 cm
Pagine: 110
Cod. Art.: LIBSP118
Prezzo di copertina: € 1,30

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